Soddisfazione tanta e la consapevolezza di aver mantenuto la massima serie in una disciplina che è nel dna di ogni siracusano. A pochi giorni dalla meritata salvezza il tecnico dell’Albatro Peppe Vinci traccia un bilancio sulla stagione, non sbilanciandosi sul futuro.
Dopo il girone di andata in pochi credevano alla salvezza. Cosa è successo visto poi l’epilogo?
“Credo che in un periodo storico come questo, abbiamo compiuto un miracolo-spiega Vinci- la società ha allestito una squadra con un budget stretto, ha valorizzato un gruppo con grandi qualità ed ora sono appetito di grandi società. A Natale ci davano per spacciati, poi dopo che l’intera squadra è stata contagiata dal Covid ci siamo guardati in faccia, la società ha rinforzato l’organico con Molineri e Castillo, ed i ragazzi hanno svoltato, inanellando una serie di risultati che ci hanno portati alla salvezza ed al 10 posto finale”.
In una città martoriata, dove manca il calcio professionistico, l’Albatro con l’Ortigia rimane l’espressione migliore, anche se si parla di cosidetti “sport minori”
“Il vero sport minore sta nelle teste di chi pensa questo-continua il tecnico- con la pallanuoto siamo la massima espressione dello sport cittadino ed è ora che la città se ne renda conto. Non è il caso di alzare polveroni, ma questa è la realtà dei fatti”.
C’è da programmare la nuova stagione con il mercato già in fermento e alcuni elementi, Cuello, Mizzoni e Grande che potrebbero salutare. Vinci non si sbilancia, convinto che la società saprà ben operare.
Chiusura dedicata al PalaLobello, tempio della pallamano.L’allenatore ha le idee chiare in ordine all’impiantistica cittadina.
“Il Palalobello non è in grado di ospitare la serie A di pallamano, salvo un restyling, importante su copertura e spogliatoi, ma anche il PalaCorso necessita di interventi. Spero si corra ai ripari”.