Ajo’ Marco vinci la partita piu’ importante: “Ho avuto paura di non poter crescere mia figlia”.

Nella foto Marco Mancosu, il primo da.sx in maglia azzurra. Accanto l'attuale tecnico dell'Asd Giovanni Ignoffo
Con un. post su Instagram l’ex calciatore del Siracusa e attuale capitano del Lecce .ha fatto chiarezza sulle sue condizioni.

.

Non era una banale appendicite. ., Marco Mancosu, ha saltato quattro partite ad aprile dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico. Lo scorso weekend è tornato in campo contro il Cittadella per guidare i suoi verso l’obiettivo promozione.

“Mi sono operato il 26 marzo. Di tumore. Ho visto un mondo che non avrei mai pensato di conoscere, ho visto il terrore negli occhi delle persone che amo, ho visto il terrore e la preoccupazione di mia moglie che per lo stesso motivo ha perso il padre quest’estate, ho avuto la paura di non poter crescere mia figlia, ho fatto esami nei migliori centri italiani con affianco gente che ad oggi non so nemmeno se sia viva, se sia riuscita a superare la propria malattia”.

  Grande attestati di solidarietà e vicinanza sono arrivati da parte di tutto lo sport locale nei confronti dell’ex azzurro protagonista per due stagioni con Guido Ugolotti e Andrea Sottil nelle stagioni 2010-11 e 2011-12. In quest’ultima il calciatore sardo conquisto’ sul campo la promozione in serie B prima della penalizzazione che avrebbe premiato lo Spezia.
..” In quella sala d’aspetto non ci sono ragioni sociali, non conta se sei un avvocato, un calciatore, un presidente o un normalissimo impiegato, là siamo tutti uguali, tutti alle prese con qualcosa che non possiamo controllare. I medici mi hanno detto che la mia stagione era finita e che dovevo pensare all’anno prossimo, dopo due settimane ero in campo a correre. Dopo un mese sarei dovuto tornare a Milano per sapere se dovessi fare la chemio o meno, non ci sono ancora andato perché voglio fare la cosa che amo di più al mondo, giocare a calcio, poi si vedrà a fine campionato. Io ho già vinto. La vita può non essere sempre giusta perché non penso che nè io nè nessun altro a questo mondo meriti di avere un tumore ma penso anche che non debba mai mancare il coraggio, il coraggio di affrontare ogni tipo di avversità che la vita ci mette davanti, il coraggio di prendersi responsabilità, il coraggio di mostrarsi deboli ed essere più forti di quanto si creda”.