Real Avola, vi sveliamo i piani di salvataggio della società

I tifosi del Real Avola sperano di poter assistere ad un nuovo campionato di Eccellenza

Se non è una corsa contro il tempo per salvare il Real Avola poco di manca. Del gruppo della passata stagione, è rimasta solo la cordata avolese, rappresentata da Sebastiano Patanè e Gaetano Mauceri.“Stiamo cercando di trovare la soluzione migliore – spiega Mauceri – per andare avanti e conservare l’Eccellenza che ha costo notevoli. Noi siamo di Avola ed i nostri sforzi sono per la città ed per i tifosi che sono legati alla squadra di calcio. Fino ad ora ci abbiamo rimesso soldi con il calcio,  lo facciamo solo per passione. Stiamo cercando di trovare dei giusti compromessi con l’amministrazione, poi c’è la questione dei lavori al Di Pasquale che avrà un terreno di gioco in erba sintetica”.

Ipotesi cambio di società

Il nodo cruciale è rappresentato dai debiti accumulati dalla società, che si sarebbero soprattutto formati nelle gestioni precedenti, prima ancora che il gruppo Formisano-Palumbo investisse nel Real Avola. La cordata avolese non avrebbe la forza di coprire quei buchi, per questo si sta studiando una soluzione: la costituzione di una nuova società, ripartendo dall’Eccellenza. Una ipotesi dai risvolti fiscali ancora da accertare così come da scoprire è se la Lega dilettanti darà il via libera.

La pista Cutrufo

Ci sarebbero stati dei contatti con la famiglia Cutrufo (leggi qui), proprietari del Siracusa e del Palazzolo, che ha appena vinto il campionato di Eccellenza. La cordata avolese non sarebbe affatto dispiaciuta di avere come partner un gruppo consolidato ma il problema principale sarebbe sempre quel monte debiti, che nessuno avrebbe intenzione di ereditare.

Acquisizione del titolo

Un’altra idea, per superare l’ostacolo dei debiti, è di acquisire il titolo di una società ed a quanto pare sarebbe stato compiuto un tentativo con un club di un’altra provincia ma il piano non è andato in porto perché questa strada sarebbe percorribile solo tra  città della stessa provincia o quando un Comune è limitrofo ad un’altra provincia.