E’ il capitano del Real Siracusa e nonostante i suoi 43 anni Carmelo Messina non ha ancora deciso di smettere di giocare a calcio. La sua squadra dopo una flessione è tornata ad occupare una posizione in classifica più consona agli obiettivi della società. La vittoria contro l’Adrano ha consentito al Real Siracusa a soli tre punti dalla zona play off del campionato di Promozione.
E domenica ci sarà la trasferta in casa delle Aquile Calatine che in Coppa Italia ha avuto la meglio sul Real Siracusa. “Il nostro obiettivo sono i play off – dice Carmelo Messina – e possiamo contare su giocatori importanti dal punto di vista tecnico mentre per quanto riguarda la testa della classifica credo che sarà una lotta tra il Città di Ragusa e l’Atletico Catania”. Nella partita vinta in casa contro l’Adrano, Messina è entrato nel secondo tempo, poco dopo l’infortunio di Gatto, uno dei giocatori di maggior talento del Real Siracusa che, però, non riesce a superare un problema al collo del piede. L’ingresso del capitano ha, comunque, dato grinta e determinazione ai compagni, il vero punto di forza del centrocampista che ha giocato per anni nel Siracusa. E pensa sempre alla maledizione dei play off. “Con la maglia del Siracusa – dice Carmelo Messina – ne ho persi tre contro Alcamo, Folgore e Licata. Ancora ci penso, speriamo, invece, di centrarli con il Real Siracusa”.
Hai pensato di smettere con il calcio?
Non ci penso ancora, ho 43 anni ma ancora oggi non mi pesa affatto prendere il borsone per andare ad allenarmi insieme ai compagni. Del resto, è una vita che lo faccio, da quando avevo otto anni.
Quali sono gli allenatori che le hanno dato qualcosa?
Ne ho avuti tanti nella mia carriera, tra quelli che ricordo con particolare affetto ci sono Mauro Zampollini, Angelo Galfano, Peppe Anastasi e Pippo Strano.