Giovane, ambizioso, innamorato del Siracuse e con tanta voglia di fare. Presentato stamane il nuovo Direttore generale Giancarlo Cutrufo. Oltre 30′ di conferenza dove il dirigente ha spiegato come intende muoversi e non sono mancate le stilettate.
Sogna un Siracusa pieno di elementi locali, uno stadio confortevole che possa essere un punto di riferimento cittadino, un maggior dialogo con le consorelle per lavorare insieme nell’ottica di una crescita complessiva di tutto il movimento calcistico siracusano. Tanta voglia di fare e programmi chiari per il nuovo direttore generale Giancarlo Cutrufo che è stato presentato stamane alla stampa nel corso di una conferenza. Cutrufo ha poi voluto chiarire la situazione riguardante la fine del rapporto con il suo predecessore, Massimo Bandiera. “Con Bandiera è stata una separazione consensuale, lo reputo una persona molto educata, con il presidente in maniera amicihevole hanno preferito separarsi da un punto di vista professionale. Da parte mia, continuo a sentirlo e mi ha dato dei consigli, concordando con noi che in questo momento fosse più opportuno avere un soggetto che, in questo momento,avesse un filo diretto con il presidente. Il rapporto con il sottoscritto è splendido”.
Capitolo Marletta
“Purtroppo non possa dire le stesse cose con il vecchio Dg, Simona Marletta. Da quello che mi è stato comunicato da tutti i collaboratori la Marletta ha praticamente abbandonato gli uffici, e poi si sono chiusi i rapporti.Nonostante i contatti continui, quando mi trovavo a Panama, e nonostante la grande stima che il Dg ha sempre esternato nei confronti dei miei fratelli. Quando sono arrivato, ho trovato una serie di difficoltà ad una data, e queste fanno riferimento a prima dell’arrivo di Massimo Bandiera. Se ti lasciano carta bianca per chiudere un accordo, devi avere quella furbizia di fare le cose che convengono alla società. E ciò, a quanto pare non è stato fatto. Dalle informazioni avute la Marletta, da un punto di vista economico, non sapeva svolgere il suo ruolo. Sento dire in città che abbiamo vinto il campionato grazie alla Marletta. Non mi pare che avesse vinto il titolo di capocannoniere, di uomo assist, la Scarpa d’oro. Diciamo che c’è della confusione nella testa del tifoso siracusano, la Marletta aveva un grande lato umano, ma meno da un punto di vista manageriale”