
Il suo sogno è quello di calcare i campi della serie A e per centrare il suo obiettivo compie continui viaggi da Catania e Siracusa, pranzando in macchina e studiando la sera, a casa, quando i suoi coetanei sono al pub o in discoteca. Una vita di sacrifici quella di Andrea Nania, 18 anni a maggio, catanese, centrocampista della Berretti del Siracusa, già convocato in prima squadra dall’allenatore Andrea Sottil. E’ uno dei ragazzi più forti del vivaio azzurro, dotato di una buona visione di gioco e di piedi raffinati, d’altra parte da quando ha lasciato la culla ha sempre avuto accanto a se un pallone, prima da coccolare, poi da calciare.
Una passione che non ha intaccato il suo rendimento scolastico, 10 alle elementari, 10 e lode alle medie, 8 alle superiori ma la sua vera forza è la famiglia, i genitori ed il fratello Marco. Ma è la mamma, Giusy, ad accompagnarlo agli allenamenti, a Siracusa, al termine delle lezioni al liceo scientifico “Principe Umberto” di Catania, ma capita di farlo anche la mattina, specie da quando Andrea lavora con la prima squadra. Cura l’alimentazione ed il riposo “non si concede mai feste o serate in discoteca o comunque fuori, soprattutto al sabato quando la domenica c’e’ la partita” racconta la mamma del calciatore azzurro. Ma il suo sogno non è solo di diventare un giocatore professionista, tra i suoi obiettivi ci sono gli studi universitari: iscriversi alla facolta’ di Scienze motorie per poi insegnare.