
Una sconfitta che fa male e che riapre i giochi in chiave promozione. Una delle prestazioni più brutte del Siracusa che viene sconfitto per 2-1 dall’ Acireale. La Reggina ringrazia e accorcia le distanze dalla vetta.
Per la difficile trasferta in terra acese, Turati ripropone il metronomo del gioco Acquadro . Sono gli azzurri a fare subito la partita , con la squadra di casa che si affida alle ripartenze grazie al dinamismo di Mokulu.
Le non perfette condizioni del manto erboso non agevolano il gioco del Siracusa. Proteste azzurre al 13′ per un presunto fallo di mano in area avversaria. Il Siracusa insiste e al 15′ provvidenziale intervento della difesa acese che rimedia in angolo.
Gara che non regala emozioni nella prima mezz’ora e caratterizzata da gioco maschio e vigoroso. Al 33′, a sorpresa e sfruttando una disattenzione difensiva, Mokulu porta in vantaggio l’ Acireale. La reazione degli azzurri non si fa attendere e al 39′ su calcio di punizione di Alma deviato da Zizzania, Suhs è bravo a ribadire in rete di testa. La squadra di Turati insiste e prima Di Grazia e poi Russotto non riescono a concretizzare. Al 44′ altra ripartenza sanguinosa e ancora Mokulu di sinistro castiga Iovino. Si va negli spogliatoi con la squadra di casa in vantaggio.
Nella ripresa Longo prende il posto di uno spento Di Grazia. Mokulu al 51′ è devastante e lancia in contropiede Rodio che calcia a lato. Un minuto dopo Longo si libera in area, debole la conclusione. Gara con continue interruzioni in un clima certamente non favorevole. Turati opta per Sarao in luogo di Acquadro per un atteggiamento ancora più offensivo. Ancora Longo protagonista in area al 70′:ma il suo tiro non impensierisce Zizzania. Spazio anche per Limonelli e Convitto per il forcing finale. A complicare le cose anche l’ espulsione di Sarao all’ 86′. Sette minuti di recupero . Non succede nulla e i tifosi di casa possono esultare.
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