Melilli volley, vittoria e terzo posto ma Di Stefano e’ amareggiato

Vittoria  su San Lucido e sorpasso in classifica sul Cus Catania. E’ stato un sabato da incorniciare per Melilli Volley, grazie al successo 3-1 in rimonta ottenuto sulle calabresi e alla contemporanea sconfitta esterna delle etnee, con lo stesso punteggio, a Capo D’Orlando. La squadra di Luca Scandurra si riaccomoda al terzo posto, a 33 punti in classifica, ad una sola lunghezza dalla vicecapolista Volley Valley, ferma per osservare il suo turno di riposo.
A fine  match il presidente Luigi Distefano, che non è riuscito a trattenere la sua amarezza per quanto accaduto in un frangente della partita. “Ci hanno accusato di essere razzisti – ha spiegato – e noi questo non lo permettiamo a nessuno. Il nostro è un pubblico caloroso ma civile e nessuno può insinuare il contrario”. Il riferimento è al fatto che, durante la partita, l’allenatore delle calabresi ha protestato con l’arbitro perché, a suo dire, i tifosi di casa avrebbero fischiato la giocatrice di colore Katileny Giardini. “I nostri sostenitori hanno fischiato, suonato trombette e tamburi, in maniera generalizzata, senza prendere di mira nessuno in particolare, men che meno per il colore della pelle. Ritengo che se ci fosse stato un’episodio del genere, gli arbitri, come è giusto che sia, avrebbero interrotto la partita. Spiace e amareggia, ripeto, questo maldestro tentativo di strumentalizzazione. All’andata, fra l’altro, il pubblico di San Lucido aveva insultato pesantemente le nostre giocatrici per lunghi tratti della partita e lì non erano fischi o trombette, ma parole offensive su cui avevamo steso un velo pietoso”.
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