Anniversario,trent’anni senza Paolo Caldarella:il gigante buono dell’Ortigia

Si celebra oggi  il 30esimo anniversario della prematura scomparsa di Paolo Caldarella, uno dei simboli dello sport siracusano. Milanese di nascita ma siracusano al 100 per cento, Paolo ha legato la sua carriera ai colori biancoverdi di cui è stato anche il capitano.

Insieme a Sandro Campagna è stato il miglior prodotto del vivaio dell’Ortigia, nella stagione 1985-86 sfiorarono la finale scudetto perdendo per 2-1 con il Posillipo.  Palmares di successi con il Settebello di Rudic con cui si è laureato campione campione olimpico nell’edizione di Barcellona 1992. Durante il torneo, Caldarella aiuta l’Italia al secondo posto nel girone segnando un gol contro la Grecia nella vittoria per 8-6 e due contro la Spagna nel pareggio per 9-9. Gli azzurri arrivano in finale dove battono la favorita Spagna di Manuel Estiarte per 9-8 dopo tre supplementari con due gol di Caldarella. L’anno successivo arriva un altro oro, a Sheffield nell’Europeo conquistato in finale contro l’Ungheria. È pure l’anno della Coppa del Mondo vinta sempre contro i magiari per 8-7. Caldarella vinto anche due ori ai giochi del Mediterraneo, nel 1987 contro la Spagna e nel 1993 contro la Croazia.

Caldarella era anche impegnato nel sociale,un triste destino l’ha portato via a  29 anni in un incidente stradale alle porte di Siracusa: tornava a casa in moto, una Honda, da Catania al termine di una giornata trascorsa all’università, quando si è schiantato contro un furgone Ford Transit. Di lui ci restano, oltre l’intitolazione della piscina della Cittadella dello sport, le sue gesta e la bonta d’animo.

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