Prima ancora del suo insediamento si è già profondamente modificata la geografia del consiglio comunale di Siracusa.
Alla luce di questi mutamenti non è da escludere che la presidenza del consiglio vada ad un esponente del Pd e la vice presidenza a qualche altro esponente dell’opposizione, magari un consigliere di Fuori Sistema.
L’ultima novità esce dall’incontro fra il sindaco Francesco Italia e il segretario cittadino del Pd Santino Romano. Non è ancora ufficiale ma potrebbe essere nata la candidatura del consigliere Massimo Milazzo a presidente del consiglio comunale. L’esponente del Partito Democratico avrebbe quei requisiti in grado di coagulare attorno alla sua candidatura di moderato gran parte dei consensi della minoranza che sostiene il sindaco e di parte delle opposizioni.
Il Pd ha ribadito solo pochi giorni fa la sua distanza dall’amministrazione comunale e quindi di essere parte attiva dell’opposizione. Questa posizione politica chiara permetterebbe ai tre consiglieri della lista Fuori Sistema di Garozzo di sostenere la candidatura di Milazzo. A questi sei consiglieri si potrebbero aggiungere i due che hanno lasciato FdI, Porto e Ricupero, e con l’appoggio dei nove schierati con l’amministrazione il gioco è fatto.
Il Centrodestra, anche quando riuscisse a sanare la rottura fra FdI e Mpa, si fermerebbe a quindici. Pd, Fuori Sistema ed i due transfughi di FdI non darebbero sostegno all’amministrazione Italia. Si tratterebbe di un accordo di tipo istituzionale ma è pur sempre un punto di partenza piuttosto che una contrapposizione nuda e cruda e senza alcun tipo di dialogo.
Lino Di Tommaso