Otto anni dopo è di nuovo serie D. Prima tappa verso palcoscenici piu’ consoni ad una piazza per troppo tempo delusa. Gli oltre cinquemila spettatori presenti hanno spinto gli azzurri verso l’agognato traguardo. 3-1 il risultato finale ma onore e merito all’Enna che, per oltre 60 minuti, ha tenuto meglio il campo pagando gli errori individuali.
Per quello che ha mostrato oggi al De Simone, la squadra di Strano merita il salto di categoria, cosi come i tanti tifosi che oggi erano presenti che hanno gremito il settore ospite. Per l’appuntamento odierno il Siracusa ha potuto contare sull’apporto di tanti ex illustri come Pisano, Ignoffo, Turati, Spinelli, Palermo, Daffara, Vazquez, oltre naturalmente al tecnico Paolo Lombardo, icona del calcio locale. Dopo otto stagioni e 224 presenze azzurre lascia Carmine Giordano, premiato dalla dirigenza prima della gara
La gara
Al 3′ è Palermo a rendersi pericoloso ma la sua conclusione viene respinta. Tre minuti dopo è la volta di Ficarrotta, Di Carlo para senza problemi. Gli ospiti cominciano a guadagnare terreno, Arcidiacono è una spina nel fianco della retroguardia azzurra e al 14′ coglie in pieno l’incrocio dei pali. Il Siracusa appare bloccato, al 28′ Lumia mette i brividi con un intervento in due tempi. L’Enna da sempre la sensazione di rendersi pericolosa in virtu’ di una migliore organizzazione di gioco con ripartenze veloci. Al 36′ un’azione viziata da un fallo su Privitera da il via al vantaggio ennese con il solito Agudiak che beffa di testa la difesa locale. Si va al riposo con l’Enna meritatamente in vantaggio.
Nella ripresa ancora Agudiak al 48′ a farsi vivo, Cacciola mette dentro Belluso e fra il 55′ e 56′ Palmisano spreca due ghiotte occasioni per il pari. I gialloverdi si difendono con ordine e si affidano alle ripartenze. Da una giocata di Ficarrotta nasce l’azione del pari al 65′: Belluso mette dentro sottomisura. Due minuti dopo proteste ennesi per una rete annullata, ma l’azione era viziata da un precedente fallo di mano. Al 75′ azione insistita di Maiomone , la sfera arriva dalle parti di Arquin che di precisione trafigge Di Carlo. Clima incandescente in campo e fuori e a farne le spese diversi componenti delle rispettive panchine. Otto minuti di recupero e foricing dell’Enna alla disperata ricerca del gol che varrebbe la D, ma al 97’è Palermo a chiudere i conti, mentre sessanta dopo Ficarrotta spreca incredibilmente il poker. Al fischio finale è festa per i tifosi azzurri. Da domani si pensa al futuro che potrebbe riservare sorprese non solo a livello societario.