Fra registi più o meno occulti e veti incrociati si tengono i casting dei candidati a sindaco di Siracusa

Quanti casting sono in corso a Siracusa per individuare i concorrenti alla corsa di sindaco della città? La risposta è parecchi, almeno questo è quanto trapela dalle stanze della politica.

I partecipanti certi sono il sindaco uscente Francesco Italia e, lo sfidante giornaliero di questi cinque anni, Michele Mangiafico titolare del movimento Civico 4.

Il movimento Cinque stelle promuoverà l’ormai abituale referendum fra i suoi militanti. Un’altra candidatura certa, già “battezzata” civica ma che vedrà al suo interno dei politici, è quella sponsorizzata dall’ex sindaco Giancarlo Garozzo e alternativa a Italia.

La partita si fa interessante per quanto riguarda lo schieramento di Centrodestra. Insistere sul nome di Titti Bufardeci, definendolo l’unico nome unificante della coalizione, è stata una grande “boutade” fatta vivere per qualche mese da chi stava lavorando sottotraccia per diventare il vero candidato della coalizione. Era noto a tutti che Titti Bufardeci aveva scarso, per non dire nessuno, interesse per rimettersi in gioco in prima persona. Intanto perché spesso i clamorosi ritorni offuscano quanto realizzato prima, poi, perché c’è la consapevolezza di non essere più il quarantenne del primo mandato, ma, soprattutto per essere riuscito a ritagliarsi in questi anni il ruolo di “king maker” di primo piano con il deputato Luca Cannata. Nonostante tutti questi elementi sul tappeto ed i suoi ripetuti “no” alle proposte avanzate da esponenti della coalizione, si è continuato a dire che in fondo avrebbe accettato. La realtà è che dal 26 settembre scorso ci sono tanti “galli” estromessi dalla “stia” Regione, pronti a rimettersi in gioco.

Le elezioni regionali sono da sempre la cartina di tornasole delle intenzioni di voto a livello locale. Per la prima volta dalla nascita della Regione il capoluogo ha rischiato di non avere suoi rappresentanti a Sala d’Ercole. Alla fine il candidato meno quotato, Carlo Gilistro dei Cinque stelle, è riuscito nell’impresa ed è stato eletto, solo che i Cinque stelle sono stati forti alle elezioni Regionali e politiche mentre alle amministrative hanno sempre fatto dei flop clamorosi quindi questo elemento ha uno scarso impatto su valutazioni relative alla scelta delle candidature.

Il partito che ha ottenuto più voti nel capoluogo alle regionali è la Lega con i suoi due rappresentanti Giovanni Cafeo e Vincenzo Vinciullo capaci di ottenere delle buone performances che però non sono servite per l’elezione di Cafeo al Parlamento regionale. Riusciranno a ritrovare la perduta intesa e diventeranno il perno della coalizione?

In Forza Italia Edy Bandiera rappresenta la proposta con più appeal visto che l’ex ministro Stefania Prestigiacomo non sembra convinta di accettare un’eventuale candidatura.

Nel Mpa ci potrebbe essere un passo in avanti di Mario Bonomo, nel capoluogo è prevalso sull’eletto Carta nel computo delle preferenze, mentre è da escludere un passo indietro del responsabile del movimento a favore di qualche ex consigliere comunale vicino a Carta.

Paolo Cavallaro punto di riferimento cittadino di Fdi afferma di avere individuato la persona giusta da candidare. Si tratta di un’iniziativa in solitaria oppure è stata concordata con il duo Bufardeci-Cannata?

Il tempo c’è e i nodi da sciogliere sono tanti.

Lino Di Tommaso

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