Droga e corruzione, arresti per 3 poliziotti e indagato un carabiniere

l Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha disposto l’arresto di quattro indagati, tra cui 3 poliziotti, accusati a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope e, tra gli altri, corruzione, peculato e falso in atto pubblico. Le misure cautelari sono scattate per Rosario Salemi, 52 anni, Giuseppe Iacono, 58 anni, Claudia Catania, 54 anni, tutti quanti agenti della Questura di Siracusa, e Vincenzo Santonastaso, 52 anni.

Nel corso dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Siracusa nel biennio 2019-2020, è emersa  la stretta vicinanza di due dei tre appartenenti precedentemente in servizio presso la Sezione Antidroga della Squadra Mobile ai familiari di uno dei maggiori esponenti di una piazza di spaccio siracusana, poi divenuto collaboratore di giustizia.

Contestualmente, nel corso dell’attività d’indagine coordinata dalla DDA, delegata al Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Catania, i finanzieri delle unità specializzate del GICO accertavano che dal 2011 al 2018, i predetti pubblici ufficiali avrebbero contribuito a rifornire abitualmente le locali piazze di spaccio in virtù del rapporto illecito creato con due esponenti di spicco delle associazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti, poi divenuti collaboratori di giustizia. Gran parte della sostanza stupefacente che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti a tali referenti, proveniva dai sequestri eseguiti nel corso di indagini e sottratta all’esito delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni, prima del deposito presso l’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Siracusa. La sostanza stupefacente sequestrata veniva sostituita con materiale di ogni genere, come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo in luogo della cocaina.

Inoltre, anche al fine di consentire la prosecuzione dei traffici illeciti, i poliziotti, nel corso degli anni, avrebbero garantito l’impunità ai propri sodali, rivelando agli interessati l’esistenza di indagini a loro carico della Procura di Siracusa e della DDA di Catania, comprese specifiche informazioni in merito a intercettazioni in atto, idonee a pregiudicarli, e ai luoghi ove erano installate microspie delle Forze dell’Ordine, nonché i contenuti dei verbali di collaboratori di giustizia.

 

SHARE