A fine match Stefano Tempesti, grande protagonista in acqua, si presenta felice ai microfoni, mostrando la sua ironia e dando anche un grande esempio di sportività: “Con un po’ più di fortuna, quest’anno, forse avremmo meritato di occupare posizioni più alte, però questo è lo sport. Siamo quinti, ora è ufficiale. Detto questo, posso svelare il prossimo acquisto dell’Ortigia, che sarà il virologo personale, così non ci riammaleremo di Covid e non verremo squalificati. Ci è stato detto, infatti, che ci siamo ammalati per questo e che altri invece non si erano ammalati perché avevano il virologo personale. A saperlo prima…. Detto ciò, dedico questo quinto posto al nostro ex capitano Massimo Giacoppo, alla mia famiglia che era qui in tribuna, a questo pubblico meraviglioso, alla società, al mister, ai ragazzi, perché è stata un’annata difficile, tostissima, in cui abbiamo sofferto tanto per quello che ci è capitato, perché la vita e lo sport portano anche a questi episodi, però ne siamo usciti alla grande. Secondo me, questo è un trionfo. Io ormai ho già fatto la mia strada, ma vedere questi ragazzi che crescono così, che fanno errori, ma che comunque continuano a crescere, a crederci, a lavorare, è una soddisfazione enorme, è il motivo per il quale sono venuto qua. Vedere che, piano piano, i risultati arrivano è bello e la giornata di oggi è la ricompensa di un anno così difficile”.
Il portierone dell’Ortigia rende onore anche agli avversari, nonostante le tante polemiche e tutto quello che è successo in questi mesi: “Vincere contro il Telimar qui a Siracusa ha un sapore particolare, perché il Telimar è una grande squadra, che ha un grande allenatore. I ragazzi sono tutti meravigliosi, perché poi, al netto delle polemiche che ci sono state, vince sempre lo sport. Queste tre partite sono state un esempio di sport, questa finale è una promozione per la pallanuoto al pari delle finali scudetto. I ragazzi del Telimar sono dei ragazzi splendidi, quindi, ripeto, al netto di tutto quello che è successo, è stato un onore confrontarsi e vincere con un avversario di questa levatura. Io continuerò a fare questo bellissimo lavoro fino a che troverò gli stimoli di arrivare a giocare un quinto/sesto posto e avere questa voglia, questa roba nella pancia che ti fa soffrire. Ho sofferto per la sconfitta di una settimana fa, è stata una sofferenza tremenda, perché ci credevo, perché sapevo che avremmo meritato altri palcoscenici, di giocarci una semifinale scudetto. Però come lo sport ci insegna, poi ti rimetti lì, azzeri e ti rialzi. Siamo stati bravi, sono felice. L’anno prossimo? Puntiamo a vincere scudetto, Euro Cup e Coppa Italia. Facciamo il triplete”.