Ortigia, prima battuta di arresto. Il derby va al Telimar

Nella foto Mfsport Christian Napolitano

Arriva la prima sconfitta in campionato per l’Ortigia, battuta dal Telimar 11-9 al termine di un derby combattuto e molto nervoso. Brutta partenza dell’Ortigia, che soffre l’azione offensiva dei padroni di casa e spreca tutte le occasioni a uomo in più, inclusa una doppia superiorità, al contrario del Telimar, che fa tre su tre con Di Patti, Vlahovic e Dal Basso, a cui si aggiungono le reti di Basic e Irving. Per l’Ortigia è Ferrero a realizzare l’unico gol del primo parziale, che si chiude sul 5-1 Telimar. Nel secondo tempo, i biancoverdi prendono le misure agli avversari e iniziano a macinare gioco, accorciando con Vidovic e con Gallo (che sfrutta l’uomo in più). Il Telimar, però, risponde con Irving, ma Ciccio Condemi porta nuovamente i suoi a -2. Nicosia ferma due conclusioni di Gallo, Lo Dico rimette a +3 il Telimar, infine Gallo fissa il punteggio sul 7-5 a metà gara. Nel terzo tempo, dopo il rigore realizzato da Irving, che porta il Telimar sull’8-5, l’Ortigia reagisce con forza, chiude la difesa e, con Gallo, Ciccio Condemi e Cassia, realizza un parziale di 0-3 che vale il pareggio con il quale si chiude il tempo. Negli ultimi 8 minuti, in acqua si lotta su ogni pallone: Nicosia e la traversa fermano l’Ortigia, Irving centra il sorpasso, Ferrero pareggia, Vlahovic e Marziali segnano l’allungo decisivo.

 

“Abbiamo preso il 5 a 1 del primo parziale e questo fa  una enorme differenza contro una squadra di livello come il Telimar-spiega Piccardo-detto questo, mi lascia un po’ perplesso il fatto di venire a giocare qua e di prendere 18 espulsioni contro le 10 loro. Ci sono stati due episodi, in particolare, che mi hanno lasciato basito: la traversa-linea, con la palla che secondo me non è entrata, e la palla sotto non fischiata su un loro gol. Penso che quando la palla scompare, vuol dire che non è più in condizione di essere giocabile. Ad ogni modo, sono cose che capitano, fanno parte del gioco, quindi complimenti al Palermo, che ha vinto meritatamente  giocando una buonissima partita. Ci hanno messo sotto per un tempo e questa cosa l’abbiamo pagata fino alla fine del match. Adesso torniamo a casa e analizziamo la partita. Oggi è stato giusto perdere, perché non abbiamo meritato di portare a casa il risultato. Forse potevamo spingere di più, però va bene così. è una sconfitta che ci deve aiutare per il futuro. Tutte le sconfitte servono”.