Siracusa, erano il terrore dei commercianti: arrestati gli autori delle “spaccate”

I commercianti siracusani erano stati presi di mira da due giovani malviventi che, utilizzando il collaudato metodo della spaccata, facevano irruzione di notte negli esercizi commerciali prescelti e li derubavano dell’incasso contenuto nei registratori di cassa e di ogni bene presente nei negozi. Non erano mancati gli appelli  al  Prefetto che aveva convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Siracusa, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, erano già sulle tracce dei due giovani e ne seguivano i movimenti fino a quando il cerchio si è stretto attorno a due siracusani, rispettivamente di 26 e di 21 anni, entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine, tanto che il ventiseienne era anche sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, misura che puntualmente eludeva per perpetrare i furti.

Per loro si sono finalmente aperte le porte del carcere dopo che gli investigatori della Squadra Mobile e dell’Arma hanno eseguito, nella giornata odierna, il provvedimento di fermo di indiziato di delitto a loro carico, disposto dal Procuratore Aggiunto  Fabio Scavone.

I due soggetti, entrambi gravati da precedenti di polizia, sono gravemente indiziati, complessivamente, di ben 13 episodi di furto aggravato, ai danni altrettante attività commerciali della città. I due avevano derubato bar, tabaccherie, benzinai, panifici, parrucchieri e negozi di alimentari, causando loro ingenti danni. Il modus operandi era sempre lo stesso, i due lanciavano a velocità un motociclo a guisa di ariete contro le vetrate e le saracinesche degli esercizi commerciali e, dopo averle spaccate, si introducevano all’interno e operavano i furti.

Le risultanze investigative raccolte dal personale delle Forze di Polizie impegnate nelle indagini, attraverso la minuziosa attività di ricostruzione degli episodi delittuosi, con sopralluoghi delle attività depredate ed analisi delle immagini riprese dai circuiti di videosorveglianza, hanno permesso di costruire un solido quadro probatorio, consentendo all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico dei due giovani.