A Pachino, e probabilmente anche a Noto, si consumerà il “matrimonio” siracusano fra il Partito Democratico ed i Cinque Stelle alle prossime elezioni amministrative.
I vertici regionali e provinciali dei due partiti lo hanno sancito a Pachino nei giorni scorsi nel corso di un vertice impensabile fino a poco tempo fa. Le elezioni amministrative d’autunno saranno la cartina di tornasole di questa alleanza che ha come prospettiva la “la madre di tutte le battaglie elettorali” cioè l’appuntamento dell’ottobre del 2022 con le elezioni regionali siciliane, temporalmente a soli sei mesi dalle Nazionali.
Nel prossimo autunno si voterà, in provincia di Siracusa in cinque comuni, perché siglare l’accordo solo per Pachino e Noto e non per l’altro comune in cui si vota con il sistema proporzionale cioè Lentini? La risposta è semplice perché i Dem lentinesi hanno chiuso l’accordo, ormai da tempo, con Articolo Uno e con pezzi del Centrodestra quindi non ci sono spazi per un’alleanza PD- Cinque Stelle. Inoltre il PD lentinese è a larghissima maggioranza di opposizione alla linea del segretario Salvo Adorno, tanto da chiederne le dimissioni.
L’accordo siglato a Pachino non è di irrilevante importanza per il peso che i Pentastellati hanno sempre avuto nella nostra provincia soprattutto alle elezioni regionali. Basti pensare che da due legislature eleggono deputato Stefano Zito e la scorsa volta sono stati in grado di bissare il successo con l’elezione a deputato regionale di Giorgio Pasqua. E’ vero che alle amministrative, salvo l’eccezione di Augusta di sei anni fa con la Di Pietro, i Cinque stelle non hanno mai brillato, ed è altresì pensabile che non siano più accreditati delle percentuali “piglia tutto” delle Politiche del 2018. Restano però una forza elettorale considerevole nella nostra provincia, almeno in prospettiva. Al contrario del Partito democratico che qualche problema in questi anni l’ha avuto, intanto perché ha perso tutti i sindaci che aveva sul territorio, e poi per le diaspore interne che lo hanno fortemente indebolito. Il dato più significativo è che non c’è alcun parlamentare nazionale e regionale siracusano Dem. Si potrebbe quindi affermare che, almeno in prospettiva, chi ci guadagnerà da questo matrimonio saranno proprio i Dem anche se alle prossime Regionali faranno correre un “acchiappa voti” come Gaetano Cutrufo.
Lino Di Tommaso