
“Se Atene piange Sparta non ride”, in altre parole se il Centrosinistra siracusano si deve confrontare con il complicato rapporto con l’amministrazione comunale del capoluogo, il Centrodestra è alle prese con le problematiche interne ai suoi movimenti che si riflettono nelle trattative in corso nei cinque centri del siracusano (Lentini, Noto, Pachino, Sortino e Ferla) dove si voterà in primavera.
Non è stato convocato alcun tavolo provinciale del Centrodestra per stabilire i candidati a sindaco nei tre centri dove si voterà con il sistema proporzionale (Lentini, Noto e Pachino), quindi i partiti danno vita a livello locale ad accordi frutto di trattative con due o tre protagonisti. Il caso emblematico è Pachino dove Forza Italia e Udc appoggiano la candidatura dell’azzurro Corrado Quartarone, mentre Fratelli d’Italia e Lega sostengono quella di Carmela Petralito, a loro volta i movimenti che fanno parte della coalizione di centrodestra si dividono siglando accordi con l’uno o l’altro candidato.
Questo modo di procedere non è condiviso dal commissario provinciale degli autonomisti del Mpa Mario Bonomo: “Noi siamo per la creazione di una coalizione come quella che ha appoggiato Paolo Ezechia Reale a Siracusa. Movimenti civici, autonomisti e partiti del centrodestra. Accordi che siano in grado di definire le candidature più rappresentative nei cinque centri dove si andrà a votare. Noi saremo presenti con nostre liste e candidati ovunque”.
Le problematiche interne riguardano soprattutto Forza Italia, partito di maggioranza relativa della coalizione in Sicilia, divisa in tre aree Prestigiacomo-Gennuso-Bandiera. Fratelli d’Italia ha invece una leadership forte composta dal Sindaco di Avola Luca Cannata e dalla deputata regionale Rossana Cannata. La Lega di Salvini ha stretto un patto federativo con le liste che fanno capo all’ex parlamentare Vincenzo Vinciullo. I partiti minori del Centrodestra, dall’Udc a Cantiere Popolare, dagli Autonomisti dell’assessore regionale Armao, a Diventerà Bellissima del Presidente Musumeci, si muovono autonomamente, in attesa della madre di tutte le battaglie cioè le elezioni regionali dell’anno prossimo.
Lino Di Tommaso