Diventerà l’esponente di punta della Lega di Matteo Salvini a Siracusa oppure farà una scelta centrista? Vincenzo Vinciullo non sfugge alle domande, anche a quelle più insidiose, polemizza con tutti e ribadusce il suo appoggio ai candidati centristi di Floridia e Augusta.
“A Florida coerentemente ho scelto, come la vota precedente, il mio amico Salvo Burgio, ad Augusta i miei amici hanno scelto liberamente di sostenere Carrubba.
Intanto il primo dato, io ho presentato liste a Floridia ed Augusta, i partiti del Centro Destra e del Centro Sinistra solo in una delle due città ed alcuni hanno addirittura affidato a terzi la formazione delle liste.
Il Centro Destra, in occasione delle riunioni che ha tenuto per definire i propri candidati, non mi ha mai voluto invitare, mi hanno escluso volutamente dal tavolo provinciale del Centro Destra, hanno preferito dialogare con tutti tranne che con me, ma sia chiaro che non me ne sono fatto una ragione di vita, la cosa insopportabile e beffarda, allo stesso tempo, è che mi hanno escluso dalle trattative del Centro Destra gente che poi non è riuscita nemmeno a fare le liste nei due Comuni.
E del resto, lo spettacolo che il Centro Destra offre non è sicuramente edificante. A Floridia, Forza Italia e Diventerà Bellissima appoggiano un candidato contro quello di Fratelli d’Italia e della Lega e contro quello di alcuni partiti di Centro. Nello stesso tempo, invece, l’Assessore regionale di Forza Italia appoggia il mio candidato a Sindaco. Ancora più schizofrenica è la situazione ad Augusta: Forza Italia e Fratelli d’Italia non presentano le loro liste, Lega e Diventerà Bellissima presentano una sola lista, i partiti di Centro hanno un loro candidato, qualche autorevole esponente di Diventerà Bellissima è nelle liste con Carrubba, mentre i vertici provinciali e regionali di Fratelli d’Italia non fanno comizi a favore del candidato a Sindaco della Lega. Tutti insieme, però, sono stati concordi nell’escludermi dal Tavolo del Centro Destra. Cosa dovevo fare, abbandonare i miei amici? Ho scelto, come sempre, la via della lotta e dell’onore, accanto ai miei amici ed alle mie amiche.
Ho avuto l’onore e il piacere di incontrare l’On. Stefano Candiani, Segretario regionale della Lega, nel corso del lungo colloquio che ho avuto con lui, ho avuto la certezza che stavo dialogando con una persona seria, perbene, preparata, dai sani principi morali.
Nella stessa occasione ho avuto modo di apprezzare gli esponenti politici della Lega della provincia di Siracusa, a ciò si aggiunge il fatto che tutti i miei amici storici dall’On. Pagano all’On. Minardo, da Francilia a Cantarella, sono ormai nella Lega, ma questo non significa proprio nulla.
Da mesi ho iniziato con i miei amici una lunga marcia in vista della futura competizione elettorale, con loro sto ragionando e stiamo maturando tutti insieme una decisione che non può essere frutto della mia volontà, ma del coinvolgimento democratico della base e di quanti con me stanno attraversando, stoicamente, il deserto.
A quanti sostengono che sarei al capolinea, vorrei ricordare che solo per la mia coerenza ed onestà non sono deputato, se avessi fatto, come tanti, il salto della quaglia, oggi sarei il deputato con la cifra individuale più alta dell’Assemblea Regionale, perché ricordo che nel collegio di Siracusa io sono risultato eletto e la mia lista ha superato abbondantemente il 9 per cento poi a livello regionale, per l’incapacità di altre province, non è stata riconfermata la mia elezione”.
Spesso ha attaccato le deputazioni regionale e nazionale per le loro assenze sui grandi temi della nostra provincia, dalla sanità alle tematiche ambientali e così via. Cosa rimprovera loro esattamente?
“Purtroppo Siracusa non ha una deputazione regionale e nazionale, se si esclude la presenza dell’On. Stefania Prestigiacomo, con cui, fra l’altro, abbiamo protestato, energicamente e da soli, sotto la sede dell’Assessorato regionale della Salute per avere un ospedale di 2° Livello in provincia di Siracusa.
I deputati, anziché essere i rappresentanti degli interessi legittimi del territorio, spesso si sono trasformati in portavoce degli assessori, indicando in maniera semplicistica ed approssimata il raggiungimento di obiettivi che sono ancora oggi al palo.
Sono passati 3 anni dall’insediamento di questa Assemblea: i concorsi per i primari non sono stati ancora fatti, in altre realtà provinciali, invece, sì;
le strutture sanitarie promesse non sono state ancora aperte, una per tutte la R.S.A. di Pachino;
i lavori all’Ospedale di Augusta, finanziati nella scorsa Legislatura, non sono ancora iniziati, i posti di rianimazione sono stati assegnati con il contagocce, per la sanità non è arrivato un solo centesimo in più di quelli stanziati nella scorsa Legislatura. I finanziamenti già ottenuti nella scorsa Legislatura sono stati scippati e portati in altre province, dal Canale Galermi al Viadotto di Targia, dalla Caserma Caldieri al Museo Multimediale all’interno del Paolo Orsi, dal Castello Svevo di Augusta alla Strada Provinciale Ferla-Pantalica-Sortino, dalla Chiesa dell’Annunziata in Sortino alla chiesa del SS. Crocifisso in Noto e potremmo continuare.
Di loro, oltre all’apparire evanescente, alla ricerca di qualche furtivo scatto fotografico, non mi pare che rimanga altro”.
Non è stato mai tenero con il governo regionale del Presidente Musumeci, la recente polemica con l’assessore regionale Falcone è figlia di questo giudizio negativo?
“Il mio giudizio sul Governo regionale è oggettivo e quindi non può non essere che negativo. Un Governo che non conosce la differenza tra mutuo e debito e che tira a campare, utilizzando solo le risorse stanziate nella scorsa Legislatura non può essere giudicato positivamente. Ad oggi, nessun provvedimento adottato è frutto dell’azione legislativa, politica ed amministrativa di questo Governo, che in ogni decreto di finanziamento firmato, si badi bene, dai dirigenti, deve sempre scrivere PO FESR 2014-2020, oppure Patto per il Sud, provvedimenti che loro non hanno votato e che, anzi, hanno cercato di fare bocciare dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Per il resto, sono sempre sceneggiate napoletane in salsa catanese: l’inaugurazione del sottofondo del sottopasso dello Svincolo Maremonti, venduto come l’apertura dello Svincolo Maremonti; due o tre volte l’inaugurazione della bretella di collegamento fra il Lido di Noto e Pachino, scambiata per la Strada Provinciale Noto-Pachino; l’inaugurazione dello svincolo autostradale di Rosolini, aperto da almeno 6 anni e così via.
In tutte queste inaugurazioni c’è comunque una costante: la pasticceria catanese ed i lavori che non sono ancora terminati, anzi che continuano alla faccia dei collaudi concessi o da concedere!.
La consegna della S.P.32 Carlentini-Pedagaggi, scambiata per la S.P. 23 Palazzolo-Giarratana è la ciliegina sulla torta di questa drammatica improvvisazione legislativa ed amministrativa, fatta di furbizie e prese per i fondelli.
Il Governo del muro a secco, insomma, là dove si consegna un muro a secco c’è un ringraziamento per l’attuale Governo regionale, dimenticando, ripeto, che votarono sempre no ad ogni programmazione futura di cui ora raccolgono i frutti maturi, senza provare vergogna”!
Continua la bocciatura dell’operato del Sindaco Italia e della sua amministrazione?
“Sull’Amministrazione Comunale di Siracusa, purtroppo, non c’è nulla da dire se non in negativo. Nessuna programmazione, nessuna presenza sul territorio, credo che siano effettivamente presenti solo il 27 di ogni mese, per il resto il nulla cosmico. Bocciati, nemmeno ammessi agli esami finali è il giudizio corale di tutta la città”.
Lino Di Tommaso