Augustani e floridiani al voto fra candidati civici e di partito

Votare un candidato di una lista civica, oppure uno con il simbolo del partito ben chiaro e visibile? Augustani e floridiani domenica si troveranno a fare i conti con questo quesito, solo apparentemente banale, invece carico di significati sovente importanti. Augusta e Floridia sono cittadine con più di quindicimila abitanti quindi le elezioni amministrative siciliane prevedono il ballottaggio fra i candidati a sindaco qualora nessuno dei candidati supererà il quaranta per cento dei voti al primo turno. Un’ipotesi poco probabile visto che a Floridia i candidati a sindaco sono ben sette mentre ad Augusta se ne contano cinque.

Il turno elettorale nazionale di due settimane fa sembrerebbe fare pendere la bilancia a favore dei candidati di partito, ma nella nostra provincia le cose sembrerebbero andare verso la direzione opposta. Addirittura si parla di candidati di partito senza reali possibilità di vincere e, forse, di andare al ballottaggio, tali da definire “candidature di bandiera”.

I partiti in molti casi sono divisi al loro interno sia a Floridia che ad Augusta. Il Pd ha un candidato a sindaco a Floridia, Claudia Faraci ma ad Augusta è spaccato in due, con una parte di democratici inseriti nelle liste a sostegno di Massimo Carrubba ed altri in quelle sotto le bandiere di Pippo Gulino. Forza Italia vive la stessa contraddizione, a Florida presenta il candidato ufficiale Giovanni Limoli, ma già lì esiste una spaccatura visto che una parte degli azzurri, vicini all’assessore regionale Edy Bandiera, appoggiano Salvo Burgio. Ad Augusta Fi è divisa fra i vari candidati a sindaco non avendo presentato neppure una lista ufficiale. Anche un partito monolitico come Fratelli d’Italia vive la situazione di Pd e Fi; FdI ha un candidato di bandiera a Floridia, Cristian Fontana, mentre ad Augusta i candidati al consiglio comunale sono presenti nelle liste di Gulino e Casertano e Gulino. Massimo Casertano è il candidato ufficiale per la Lega e Diventerà bellissima ad Augusta, mentre a Floridia questi movimenti sono “dispersi” fra varie liste. Non fanno eccezione i Cinque stelle che ad Augusta sono con la sindaca uscente Di Pietro, ma non hanno presentato una loro lista a Floridia, con qualche candidato a loro vicino inserito nelle varie liste.

Torniamo al quesito d’apertura, votare un civico ad Augusta vuol dire scegliere uno dei 3 su 5 (Carrubba, Di Mari e Gulino), mentre a Floridia, sono quattro su sette (Burgio, Gallitto, Carianni e Romano). L’alternativa è andare sui simboli conosciuti (Faraci-Pd, Fontana-FdI e Limoli-Fi a Floridia e Casertano-Lega ad Augusta) premiare quindi i partiti che sono scesi in campo con il loro simbolo ed i loro candidati.

Trattandosi di elezioni amministrative verrebbe da dire che l’ideologia, o lo schieramento dovrebbero avere poca importanza passando in secondo piano. Un amministratore deve sapere ben governare e dovrebbe mettere da parte l’appartenenza a un partito o ad uno schieramento per il bene della città. Sarà così?

Lino Di Tommaso

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