
Ci sono date che non possono essere dimenticate. Settembre è un mese particolare perchè oltre a ricordare la scomparsa di Concetto Lo Bello, il mondo dello sport locale celebra quella relativa alla prematura dipartita di Paolo Caldarella, avvenuta un lunedi di 27 anni addietro.
Paolo ci ha lasciati a soli 29 anni a causa di un incidente stradale alle porte di Siracusa: tornava a casa in moto, una Honda, da Catania al termine di una giornata trascorsa all’università, quando si è schiantato contro un furgone.
Paolo non è stato solo un campione, un capitano legato alla sua squadra, quella della sua città e per la quale aveva sempre rifiutato diverse offerte. Paolo non è stato solo un giocatore dal grande palmares fatto di titoli olimpici (determinante nella sfida memorabile di Barcellona 92), Europei o Coppe del Mondo. Caldarella,malgrado i diversi impegni, era anche impegnato nel sociale. Sarebbe bello organizzare un momento di confronto fra tutte le componenti sportive cittadine proprio incentrato sulla figura di questo grande atleta. Un modello a cui i giovani dovrebbero fare riferimento.
” Dobbiamo essere noi a parlare di Paolo alle nuove generazioni a chi si avvicina per la prima volta alla Pallanuoto a tutti questi ragazzini così felici di giocare a Pallanuoto nella piscina Paolo Caldarella- spiega l’ex compagno e amico di sempre Gino Leone- dire loro .come si diventa campioni con un sacrificio incredibile anche per chi non è dotato da madre matura di quella classe da fuoriclasse che arriva naturalmente.Come un ragazzino quasi gracile,.con il lavoro..tanto lavoro tantissimo sacrificio diventa un campione. Come si ci rialza dalle sconfitte anche della vita che ha avuto paolo la perdita della madre dopo una terribile malattia ..dalle delusioni sportive …uno a non giocare nell’interminabile finale mondiale Madrid 86 dopo una serie infinita di tempi supplementari.. L’impegno della nostra generazione .è quello di non smettere mai di raccontare Paolo. Vorrei parlarne nelle scuole-continua l’ex tecnico dell’Ortigia maschile e femminile- certamente nei centri di attività giovanili,.ma certamente chi arriva all’Ortigia,ragazzino ,giovane o campione che sia non può non conoscere la sua storia ..deve sapere che gioca nella piscina Olimpica Paolo Caldarella. La Mission dell’Academy Ortigia è anche questa. Permettere a tutti di conoscere ed apprezzare Paolo,dare a tutti un’opportunità,far capire che il talento non è tutto,ma la volontà il sacrificio l’umiltà la generosità,il credere in se stessi questo è quello che ti fa diventare un uomo un campione Questo era ed e’ Paolo”.
Foto CC Ortigia