Cutrufo e Salvoldi non potranno rilevare la società azzurra e fare disputare il campionato di serie D alla squadra.
Da quel che appare, sembrano solo interessati a mettere in campo la loro esperienza maturata negli anni scorsi, altra cosa è recarsi in banca, prendere i soldi ed investire nel Siracusa.
Ma nulla ancora è perduto, perché, secondo alcune indiscrezioni, sono in corso interlocuzioni, che non sono ancora trattative, per convincere una cordata imprenditoriale non siracusana, presumibilmente di una altra regione italiana, a rilanciare le sorti del club azzurro ma senza il contributo dei vecchi presidenti.
Una sorta di papa straniero difficile da convincere ma che potrebbe rappresentare l’unica possibile carta per la città, destinata all’irrilevanza. È una missione impossibile, sia chiaro, ma la diplomazia sportiva ed imprenditoriale sta lavorando al progetto
